Nella radura
Cita, la Viarengo Miniotti, una frase di
Degas; "Va molto bene copiare quel che si vede, molto meglio
disegnare quello che non si vede, se non nella memoria ...." .
Con buona pace di Degas, è una frase fuorviante, perchè in
realtà, anche di fronte al vero, un artista (come ogni altro buon
mortale) non vede quello che vede, ma quello che la sedimentazione
nel tempo di infiniti sguardi gli "fa" vedere. Non vi è
pittore, quindi, che non lavori "di memoria"; e dal suo
tipo di memoria dipende il grado di realismo delle sue opere.
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Tronchetto
- acquerello - 1985
La riprova di ciò è proprio in questi
bellissimi acquarelli (tutti dello scorso anno); ricchi di dettagli,
di colori e sfumature che corrispondono al vero e lo suggeriscono in
modo quasi scientifico. Ma
insieme ne estraggono la partitura musicale, l'ossatura essenziale.
Fanno pensare all'arte dei giapponesi e a quei maestri europei che
dall'oriente trassero nuova linfa, come Klimt, per esempio. Mi
spiace raggiungere questa mostra soltanto nei suoi ultimi giorni,
perchè è una delle più belle della stagione e conclude degnamente
l'anno della galleria Arte Club che sempre sa scegliere artisti ed
opere di raffinata qualità e di umana esistenza, al di la di ogni
facile pretenziosità avanguardistica.
Elisabetta Viarengo Miniotti è una
acquerellista di grande valore (così come si muove con sicurezza
con gli attrezzi dell'incisione, che con l'acquarello ha strane ma
indiscutibili parentele.
Il soggetto di questi grandi fogli è
sempre lo stesso: un gruppo di alberi ai limiti di una radura
boschiva, colti nel loro intrigo di rami e chiazze di luce. La
tecnica sapiente ed il gesto meditato nulla tolgono alla franchezza
dell' immagine che sembra "cantare", nell'armonica
musicalità delle tinte e dei tasselli, una sua malinconica ballata:
così che chi le osserva ne rimane ammaliato e
"consolato". Qualche dipinto ad olio, pur nello stesso
tema, rimane al di fuori della mostra, che mi sembra completamente
esprimersi con gli acquerelli. ....................................
Bepi Zancan |